Di cosa si tratta?
Con Wohngeld Plus si fa riferimento a una riforma del già esistente Wohngeld, un sussidio diretto a chi fatica a sostenere tutte le spese che possedere una casa o essere in affitto comporta. A causa della grave crisi in cui tutta Europa versa e del costo della vita che si sta impennando, sempre più famiglie fanno fatica ad arrivare a fine mese. Per questo motivo il governo tedesco ha deciso di riformare il sistema sussidiario prendendo provvedimenti volti a garantire un intervento statale più consistente. Attualmente, sono 600.000 le persone che possono godere di questo sostegno; la riforma del Wohngeld Plus include un innalzamento del limite salariale previsto per rientrare nella fascia protetta, modifica che permetterà a un maggior numero di persone (2 milioni) di accedervi. Inoltre, anche la somma di denaro sarà più cospicua. Il Wohngeld plus, insieme al taglio dei costi per il riscaldamento (Heizkostenzuschuss), costituisce uno dei punti cardine del nuovo pacchetto sussidiario messo a punto dal governo per far fronte all’elevato costo della vita. L’Heizkostenzuschuss sarà erogato come somma forfettaria al metro quadrato ed integrato nel Wohngeld: per ogni m2 è previsto un aumento di 1.20€.
Quali sono i requisiti e a quanto ammonta?
La nuova riforma darà possibilità a una più ampia fascia della popolazione (circa il triplo rispetto a prima) di usufruire del cosiddetto Wohngeld. Può fare richiesta:
- chi ha un lavoro ma non guadagna abbastanza per permettersi tutte le spese
- chi percepisce la pensione
- chi abita in casa di riposo
- studenti che non hanno diritto al Bafög (clicca sulla parola per saperne di più) o che lo ricevono sotto forma di prestito
- chi percepisce il sussidio di disoccupazione o l’indennità per lavoro ridotto (per saperne di più clicca sulla parola)
Non può fare richiesta invece chi fa parte di una categoria avente diritto ad altri sussidi che comprendono aiuti economici sui costi della casa. Questo vale ad esempio per chi percepirà il Bürgergeld, il sussidio di vecchiaia (da non confondere con la normale pensione) e il Bafög. L’ammontare del contributo statale varia a seconda di fattori quali reddito, il numero di residenti, l’affitto e la zona in cui si vive. Per fare una stima della somma che ci spetta, sul sito del governo si trova un calcolatore che mette insieme tutti i parametri. In precedenza, la somma ammontava a soli 180€ al mese mentre ora la cifra corrisponde in media a 370€.
Punti critici della riforma
L’iniziativa ha suscitato una disputa riguardo a chi si dovrà effettivamente prendere la responsabilità di finanziarla. Attualmente il Wohngeld è sovvenzionato per metà dal governo federale e per metà a livello regionale. A seguito della discussione della riforma, i Länder hanno espresso il loro dissenso sostenendo che ora dovrebbe essere il governo federale a pagare l’intera somma; allo stato attuale delle cose non si è ancora giunti a un accordo che soddisfi tutte le parti coinvolte. Un altro problema legato alla riforma sorge dalla dubbia capacità dell’apparato burocratico di sostenere un così elevato numero di richieste tutte in una volta. Dal primo gennaio, infatti, i comuni si ritroveranno inondati di moduli e pratiche da sbrigare nel più breve tempo possibile e gli enti pubblici mettono in guardia rispetto ai tempi di attesa.
In questa complessa fase di transizione, la Commissione per il gas ha consigliato di istituire un periodo di sei mesi in cui gli abitanti siano tutelati in caso non riuscissero a rispettare le scadenze dei pagamenti. Questa proposta nasce proprio dal fatto che i tempi di attesa per ricevere il Wohngeld Plus siano molto lunghi e che quindi le famiglie rimangano scoperte per questo periodo di tempo.