Questa crisi ha portato anche alla chiusura delle scuole, delle università, delle mense scolastiche e delle biblioteche. Il 13 marzo 2020 il Ministero per l’Istruzione e la Ricerca (BMBF) ha garantito che la sovvenzione statale per il sostegno all’istruzione (BAFöG) continuerà comunque ad essere versata agli studenti aventi diritto, la pausa didattica forzata a causa del Covid-19 verrà considerata come tempo libero. Non appena, però, le università forniranno un servizio di video lezioni online, gli studenti dovranno obbligatoriamente prenderne parte in modo da recuperare il tempo perso.
Coloro i quali ricevono la sovvenzione dovranno comunque continuare a studiare duramente e terminare gli studi entro i tempi previsti, poiché la sussidio non verrà ulteriormente prolungata, come stabilito dal regolamento BAFöG. Tuttavia non si sa ancora per quanto le scuole rimarranno chiuse e se lo slittamento delle date di esame comporterà un prolungamento forzato dei tempi di studio previsti, ragion per cui il Ministero potrebbe continuare “nella maggior parte dei casi” a versare la sovvenzione agli studenti. Intanto le università hanno fatto slittare l’inizio del nuovo semestre ai primi maggio (alcune di loro offrono già lezioni online attraverso piattaforme digitali dedicate), nella speranza che il semestre estivo possa realmente partire.
In una lettera aperta pubblicata di recente, tre professori universitari hanno chiesto al Ministero di non conteggiare il semestre estivo 2020 data l’incertezza su dove e quando possa iniziare. Quindi esortano il BMBF a preparare già un decreto legge per prolungare direttamente, senza ulteriori indugi, il BAFöG agli studenti aventi diritto; della stessa opinione sono anche il Vice Presidente della Conferenza dei Rettori Universitari (Ulrich Radkte) e il Portavoce dell’Unione Studentesca (Stefan Grob).
La vita degli studenti deve comunque andare avanti anche se non si capisce esattamente in che modo, data la chiusura di molte attività e centri ricreativi, luoghi in cui gli studenti solitamente lavorano per guadagnare soldi extra.
Questa crisi, ciò nonostante, offre ancora agli studenti la possibilità di poter lavorare con contratti Minijob; i supermarket, ad esempio, stanno cercando aiutanti esterni (Aushilfe) per far fronte all’attuale carenza di personale. Studitemp, agenzia interinale per studenti, sostiene che da Marzo 2020 la richiesta di Aushilfe è aumentata del 761% rispetto allo scorso anno. L’aiuto è richiesto soprattutto nel settore delle consegne a domicilio.
Molte aziende possono diminuire le ore di lavoro (Kurzarbeit) o addirittura mettendo i propri dipendenti in cassa integrazione (Kurzarbeitergeld), con l’intento comunque di salvaguardare i posti lavoro. L’ Agentur für Arbeit in questo caso verserà alle persone il 60% dello stipendio mensile netto (67% se si hanno figli a carico). Le aziende possono far richiesta direttamente al governo se almeno il 10% del personale concorda con tale decisione.
Tutti i lavoratori dipendenti che versano regolarmente i contributi previdenziali possono ricevere i soldi della cassa integrazione, questo vale anche per gli studenti purché nel contratto siano soddisfatti i requisiti richiesti dal Merkblatt S18 f. Gli Aushilfe con contratti esentasse da 450 euro mensili non possono usufruire di questo aiuto.
Chi percepisce il BAFöG non ha diritto a fare domanda per la richiesta di disoccupazione Herz IV; gli studenti che non ricevono alcuna sovvenzione scolastica e che hanno perso il loro Minijob possono invece rivolgersi al più presto all’Agentur für Arbeit per inoltrarne la richiesta. Anche coloro i quali si sono appena laureati e sono ancora disoccupati possono inoltrare la richiesta di disoccupazione Herz IV. Chi ha intenzione di iniziare gli studi da questo semestre estivo potrà richiedere il sussidio scolastico BAFöG.
Jürgen Allemeyer, amministratore delegato dello Studierendenwerks di Amburgo, ha recentemente dichiarato che il numero delle richieste di prestiti studenteschi è aumentata, complice la crisi economica in atto. Sebbene chiunque dimostri di essere iscritto all’università può richiedere tale prestito, Allemeyer suggerisce agli studenti di rivolgersi in primis ai centri di consulenza sociale (Sozialberatungsstelle) e/o ai centri di consulenza finanziaria per studenti (Studienfinanzierungsberatungsstelle) per verificare se ci sono altre soluzioni finanziarie potenzialmente migliori. Molti centri di consulenza offrono attualmente anche consulenza telefonica e/o online.
In caso si decidesse di prendere un semestre di vacanza è sempre meglio informarsi in anticipo su come la propria università regolamenta questo tipo di cose. Il rischio infatti è che non si risparmi in realtà granché, perché parte della retta potrebbe essere comunque destinata all’amministrazione, alle attività studentesche, ecc. La possibilità di prendere parte a corsi singoli o ad esami durante il semestre di vacanza varia anche a seconda del regolamenti adottati dall’università. È molto importante sapere che durante il semestre di vacanza non si può percepire il BAFöG.