Ogni giorno si sente parlare di vaccini e con essi anche il certificato vaccinale (in tedesco Impfpass) è entrato a far parte del linguaggio quotidiano. Molti dovranno cercarlo in qualche meandro della propria casa ed alcuni lo daranno per disperso.
Con il certificato dei vaccini, oltre ad avere sotto controllo quali sono state le iniezioni ricevute, è possibile risalire alla relativa data, molto importante per la valutazione del grado di immunità. Infatti molti vaccini hanno bisogno di un richiamo per continuare ad essere validi.

 

Cosa fare in caso di perdita
Nel caso il suddetto certificato non sia più reperibile, si può in teoria risalire alle informazioni sui vaccini ricevuti contattando il proprio medico di base, il quale è tenuto ad archiviare i dati dei propri pazienti per dieci anni. Questi dati possono essere richiesti in forma cartacea o inviati da uno studio medico all’altro, se nel frattempo si ha cambiato dottore.
Comunque ogni dottore può emettere gratuitamente un certificato vaccinale e, se necessario, ci si può far vaccinare anche senza, richiedendo così un attestato di avvenuta vaccinazione.
La STIKO (Comitato permanente per le vaccinazioni) dichiara che i vaccini, dei quali non è possibile determinare la validità, sono considerati nulli. A riguardo si esprime a favore di una doppia vaccinazione, giudicandola generalmente non pericolosa, ma ponendo comunque l’attenzione all’età e allo stato di salute del paziente.

 

Certificato vaccinale online
Da quest’anno, con l’entrata in vigore di una legge federale sulla protezione dei dati del paziente, è stato dato il via libera ad un’offera digitale, che presuppone l’utilizzo di prescrizioni mediche e le cartelle cliniche in formato elettronico. Inoltre, a quest’ultime verrà anche incluso il certificato di vaccinazione elettronico dall’anno prossimo. Tramite un sistema a semaforo sarà facile tenere sotto controllo se una vaccinazione è ancora valida, se sarà necessario un richiamo o quali dovranno essere effettuate.