Dal 1° ottobre 2021 i pazienti con assicurazione sanitaria “pubblica” non dovranno pagare per la diagnosi neonatale, il controllo per l’epatite e la terapia di gruppo poiché le compagnie di assicurazione sanitaria ne copriranno i costi.

I servizi in sé non sono effettivamente nuovi, ma prima del 1° ottobre i pazienti con un’assicurazione “pubblica” dovevano farsi carico dei costi. In dettaglio, gli esami e le terapie coinvolte in questa nuova norma, stabilita dal Comitato federale misto (Gemeinsamen Bundesausschusses, G-BA) sono i seguenti.

Diagnosi dell’epatite
Per legge gli assicurati a partire dai 35 anni hanno la possibilità di sottoporsi al test per l’epatite B o C; questo esame sanitario può essere effettuato una volta ogni tre anni. Ciò consente l’individuazione precoce di malattie asintomatiche e di gravi effetti tardivi dell’infiammazione del fegato, come la cirrosi o il cancro. Se l’assicurato effettua la diagnosi per l’epatite prima della scadenza del periodo di tre anni, può addebitarla alla propria “cassa malattia” (Krankenkasse).

Estensione della diagnosi neonatale
Durante la diagnosi vengono esaminate alcune gocce di sangue per scoprire rare malattie congenite nei primi giorni di vita del neonato. Nel corso di questo esame possono essere controllate anche altre due malattie, ad esempio l’atrofia muscolare spinale e l’anemia falciforme.

Introduzione della cura psicoterapeutica di gruppo di base
I terapeuti dovrebbero informare il paziente sui disturbi mentali, nonché sulle opportunità e sui benefici della terapia di gruppo. Sono possibili anche “lezioni di prova” in un contesto di terapia di gruppo.