Con la legge per l’Autodeterminazione (Selbstbestimmungsgesetz) il governo tedesco vuole migliorare la vita delle persone trans e riconoscere la diversità di genere. Inoltre, vuole abolire la ormai obsoleta legge sui transessuali (Transsexuellen-Gesetz, anche detta TSG). Lo scopo è quello di facilitare le persone trans nel cambio di genere e di proteggere i loro diritti fondamentali e umani.

Che cos’è la TSG

Nel 1978, la Corte costituzionale federale ha stabilito che le persone trans devono essere legalmente riconosciute. La TSG, del 10 settembre 1981, definisce come una persona può modificare il genere nello stato civile.

I requisiti per il cambio dello stato civile erano molto rigorosi e consideravano le persone transgender malate. Perciò, venivano costrette a sottoporsi a sterilizzazione, divorzio e chirurgia di riassegnazione del sesso e venivano sottoposti alla visita di due esperti che si accertavano che “il genere di appartenenza del richiedente non cambierà più” (paragrafo 3, TSG). La Corte costituzionale federale ad oggi ha abolito la maggior parte di questi procedimenti, perché non sono compatibili con la Legge fondamentale (Grundgesetz) e violano i diritti fondamentali delle persone transgender.

Dal 2011 il governo ha sospeso la condizione di dover sottoporsi a sterilizzazione e intervento chirurgico di riassegnazione di genere.

La legge per l’Autodeterminazione

Con il suo accordo di coalizione, il nuovo governo federale tedesco (composto da SPD, die Grüne e FPD) ha deciso di abolire la vecchia legge sui transessuali e di sostituirla con una legge sull’Autodeterminazione. Dunque, in futuro per le persone trans sarà possibile modificare legalmente il nome e il sesso nello stato civile presso l’ufficio anagrafe, tramite una loro dichiarazione. Finora, il tribunale decideva attraverso una valutazione lunga e umiliante che attestava se le persone trans lo fossero veramente. I costi di questi procedimenti giudiziari erano poco meno di 2000 euro ed erano le persone interessate a doverli pagare.

Quando entrerà in vigore?

Nel giugno 2022, Lisa Paus, il Ministro federale della Famiglia, e Marco Buschmann, il Ministro federale della Giustizia, hanno presentato i punti chiave della nuova legge per l’Autodeterminazione. Il progetto di legge è stato presentato nell’aprile del 2023. Il Gabinetto federale (Bundeskabinett) deve approvare la bozza di legge e poi la decisione finale è prerogativa del Bundestag tedesco. Attualmente si sta cercando di ottenere una decisione del Gabinetto prima della fine dell’estate.

Perché l’autodeterminazione è importante?

Ad oggi, è un tribunale a valutare se le persone trans “lo sono abbastanza” da poter cambiare nome e genere. Questo non fa che aumentare le difficoltà che la persona trans già sta vivendo. Il periodo di transizione è di per sé difficile, dato che il coming out spesso innesca l’incomprensione della famiglia, dell’ambiente sociale e del luogo di lavoro. Inoltre, durante il periodo di transizione, spesso sono vittime della transfobia e devono riorientarsi nella loro vita privata.

Bisogna considerare che non c’è altra prova per l’identità di genere oltre alla dichiarazione della persona stessa. Tuttavia, le persone trans si trovano ancora di fronte a dei cosiddetti esperti che pensano di poter determinare l’identità di genere grazie all’aiuto di domande che indagano troppo nel privato e che spesso molestano le persone trans con domande su fantasie sessuali, la biancheria intima, le abitudini di masturbazione e altre pratiche sessuali.

Non c’è il rischio che con la legge per l’Autoderteminazione le persone cambino più volte il genere?

Gli oppositori della legge per l’Autodeterminazione temono che questa possa portare a un continuo cambio di genere delle persone trans. Tuttavia, anche in paesi in cui la legge per l’Autodeterminazione è già in vigore (Argentina, Malta, Danimarca, Lussemburgo, Belgio, Irlanda, Portogallo, Islanda, Norvegia, Uruguay e Svizzera) i cambiamenti ripetuti sono in percentuali bassissime, vicino allo zero. Infatti, quando le persone trans decidono di cambiare nome e genere fanno una scelta consapevole, seria e ben ponderata.

Quali norme sono previste per i minori?

I tutori di minori fino a 14 anni possono presentare la dichiarazione di cambiamento del nome e del genere all’ufficio anagrafe. Invece, i minori a partire dai 14 anni possono essi stessi fare la dichiarazione con il consenso dei tutori. Per tutelare i diritti personali dei giovani, i tribunali della famiglia potranno sostituire il consenso dei genitori su richiesta del minore nel caso in cui i tutori non fossero d’accordo con il cambiamento, sulla base dell’interesse superiore del minore.

https://civey.com/umfragen/31475/wie-bewerten-sie-die-plane-der-bundesregierung-ab-14-jahren-mit-zustimmung-der-eltern-den-geschlechtseintrag-selbst-andern-zu-konnen?utm_source=b2cnewsletterl&utm_medium=email&utm_campaign=20230522_sendinblue_105 a questo link si può votare se si ritiene giusto far scegliere ai quattordicenni o no.

Divieto di divulgazione

L’attuale legge sui Transessuali prevede già un divieto di divulgazione. Dopo il cambio di nome, quello precedente non può essere divulgato o ricercato contro la volontà delle persone interessate, a meno che non lo richiedano particolari motivi di interesse pubblico. La nuova legge per l’Autodeterminazione conterrà un divieto di divulgazione esteso, soggetto a multe. L’obiettivo è di evitare che il “dead name” delle persone trans sia rivelato contro la loro volontà.