Ai sensi della normativa vigente, sia ai cittadini italiani, sia ai cittadini stranieri che si trovano al momento all’estero è consentito entrare in Italia soltanto per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute; a partire dal 4 maggio 2020, è consentito anche il rientro presso il proprio domicilio o residenza: si deve tuttavia trattare di rientro stabile in Italia (una volta rientrati, non sarà cioè possibile fare “avanti e indietro” con altre abitazioni, né in altre Regioni né all’estero); la visita a congiunti NON è invece, al momento, un valido motivo per l’ingresso in Italia dall’estero, così come sono vietati gli ingressi per motivi di turismo.
I motivi che giustificano l’ingresso devono essere autocertificati attraverso l’apposito modulo di autodichiarazione per il rientro dall’estero, che è necessario stampare e portare con sé durante tutto il viaggio.
>> ATTENZIONE: A partire dal 3 giugno 2020, gli spostamenti da e per l’estero saranno normalmente consentiti, senza bisogno di motivi di urgenza (e senza obbligo di quarantena) per chi proviene da Paesi UE, Paesi Schengen, Gran Bretagna e altri piccoli Paesi Europei: tali spostamenti potranno essere limitati soltanto nel caso lo richieda la situazione epidemiologica, ma “solo con provvedimenti statali, in relazione a specifici Stati e territori, secondo principi di adeguatezza e proporzionalità al rischio epidemiologico e nel rispetto dei vincoli derivanti dall’ordinamento dell’Unione europea e degli obblighi internazionali”.
Fino al 2 giugno, valgono le regole attualmente in vigore.
Le compagnie aeree sono tenute a verificare la completezza dei dati riportati sul modulo di autodichiarazione, nel quale deve essere indicato precisamente il motivo che giustifica il rientro e devono risultare l’indirizzo completo in cui si trascorrerà il periodo di quarantena, un recapito telefonico e il mezzo privato che si utilizzerà per raggiungere tale indirizzo. La compagnia aerea dovrà permettere l’imbarco soltanto a chi sia in possesso di tale modulo compilato in tutte le sue parti e sarà tenuta a verificare la temperatura corporea di tutti i passeggeri.
Una volta in Italia, il viaggio verso il domicilio prescelto per la quarantena dovrà proseguire con mezzi privati (anche se è consentita la prosecuzione con un ulteriore volo verso altra destinazione nazionale, se non si esce dall’area aeroportuale, v. FAQ).
È consigliabile anche tenere a disposizione copia del biglietto o delle carte d’imbarco usate per il viaggio, di modo da poter dimostrare, in caso di controlli, che si sta rientrando dall’estero.
QUARANTENA
Si ricorda che chiunque entri in Italia dall’estero è tenuto a mettersi in contatto con le Autorità sanitarie e comunali per segnalare il proprio rientro e sottoporsi alla quarantena con sorveglianza attiva. A partire da lunedì 18 maggio sono tuttavia stati previsti diversi casi in cui l’obbligo di quarantena non sussiste. In particolare, non devono sottoporsi alla quarantena obbligatoria le persone che rientrano in una di queste categorie:
- a) equipaggio dei mezzi di trasporto;
- b) cittadini e residenti nell’Unione Europea, negli Stati parte dell’accordo di Schengen, in Andorra, Principato di Monaco, Repubblica di San Marino, Stato della Città del Vaticano e nel Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del nord che fanno ingresso in Italia per comprovati motivi di lavoro;
- c) persone che fanno ingresso in Italia per motivi di assoluta urgenza o motivi sanitari per un periodo non più lungo di 72 ore (prorogabili di ulteriori 48 ore in casi eccezionali);
- d) personale sanitario in ingresso in Italia per l’esercizio di qualifiche professionali sanitari;
- e) lavoratori transfrontalieri in ingresso e in uscita dal territorio nazionale per comprovati motivi di lavoro e per il conseguente rientro nella propria residenza, abitazione o dimora;
- f) personale di imprese aventi sede legale o secondaria in Italia per spostamenti all’estero per comprovate esigenze lavorative di durata non superiore a 72 ore, salvo motivata proroga per specifiche esigenze di ulteriori 48 ore;
- g) movimenti da e per la Repubblica di San Marino o lo Stato della Città del Vaticano;
- h) funzionari e agenti, comunque denominati, dell’Unione europea o di organizzazioni internazionali, agli agenti diplomatici, al personale amministrativo e tecnico delle missioni diplomatiche, ai funzionari e agli impiegati consolari;
- i) alunni e studenti per la frequenza di un corso di studi in uno Stato diverso da quello di residenza, abitazione o dimora, nel quale ritornano ogni giorno o almeno una volta la settimana.
Anche le persone che rientrano nelle categorie sopra elencate devono comunque segnalare il proprio ingresso nel Paese all’Autorità sanitaria, compilando un modulo in cui devono indicare i motivi dell’ingresso in Italia, la durata prevista del soggiorno, il luogo o i luoghi in cui pernotteranno e un recapito telefonico, impegnandosi anche ad iniziare la quarantena, nel caso fossero superati i limiti temporali previsti (in alcuni casi) per l’esenzione.
La quarantena resta invece obbligatoria per chi rientra al proprio domicilio o per chi supera i limiti temporali previsti.
Per ulteriori informazioni sulle condizioni per il rientro, consultare le apposite FAQ sul sito del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale.
COME RIENTRARE IN ITALIA
Al momento sono ancora operativi alcuni voli che collegano la Germania e l’Italia (Alitalia e Lufthansa, inclusa la compagnia dipendente Eurowings), con partenze giornaliere da Francoforte e Monaco e più raramente da Berlino e Düsseldorf.
Collegamento bus da Monaco a Bolzano
La società Alto Adige Bus offre un servizio shuttle da Monaco a Bolzano con numerose corse giornaliere. La stessa società offre inoltre un servizio shuttle anche verso altre città d’Italia (Milano, Verona, Bologna e altre) e la possibilità di un servizio a domicilio (con sovrapprezzo). Prenotazioni sul sito della compagnia.
Ad oggi, è possibile rientrare in Italia anche in treno, tramite la Svizzera: i collegamenti ferroviari con l’Italia sono stati ridotti, ma è ancora possibile raggiungere la frontiera di Chiasso.
>> ATTENZIONE: alla luce di quanto indicato sopra circa la necessità di proseguire il viaggio con mezzi propri una volta entrati sul territorio nazionale, la Polizia di Frontiera italiana può negare l’ingresso a chiunque non sia in grado di raggiungere la propria destinazione finale con mezzi di trasporto privati (facendosi venire a prendere alla frontiera o comunque effettuando il viaggio con auto, privata o a noleggio).
Il transito in automobile è al momento consentito attraverso la Svizzera, anche se sono stati introdotti controlli alle frontiere.
Per poter transitare in Svizzera (in automobile o in treno), il connazionale dovrà tuttavia dimostrare (presentando apposita documentazione) di avere un motivo valido per l’ingresso in Italia (vedi sopra). Il transito autostradale attraverso l’Austria è possibile solo garantendo di non effettuare fermate in territorio austriaco (è necessario controllare il livello del carburante prima di varcare il confine; la vignetta autostradale austriaca può essere acquistata anche online).
>> ATTENZIONE: per il transito attraverso l’Austria è necessario avere con sé anche il modulo austriaco di autocertificazione sui motivi del transito già stampato e compilato.
Si segnala che alcune compagnie di noleggio di automobili al momento non permettono di noleggiare veicoli in Germania e di restituirli in Italia.
Fonte: Ambasciata d’Italia Berlino