A causa del Lockdown dovuto alla Pandemia del Covid-19 molte aziende sono attualmente chiuse o aperte ad orario ridotto e hanno inoltrato la richiesta per la cassa integrazione (Kurzarbeit), la quale viene concessa solo se la perdita del posto di lavoro risulterebbe altrimenti inevitabile e a patto che Il datore di lavoro dimostri di aver fatto tutto il possibile per evitare il licenziamento dei propri collaboratori, per esempio: riducendo prima i crediti di tempo o gli straordinari dei dipendenti.

In questo periodo molti lavoratori stanno usufruendo delle ferie retribuite sia a causa del calo della mole di lavoro dovuto al Lockdown, sia per prendersi cura dei figli dato che le scuole sono rimaste a lungo chiuse. In generale, le vacanze possono essere prese anche durante il periodo di cassa integrazione e saranno pagate dal datore di lavoro al solito tasso di retribuzione.

 

Quale impatto ha la cassa integrazione sulle ferie?

Il Kurzarbeit ha un impatto sul diritto alle ferie dei lavoratori dipendenti. Per quanto riguarda il diritto alle ferie per la durata del lavoro a orario ridotto, vale quanto segue: le ferie possono essere ridotte nel tempo in base all’orario di lavoro. Quindi, se si lavora meno o non si lavora affatto, anche il diritto alle ferie si riduce di conseguenza in termini di tempo, dato che i lavoratori a tempo ridotto devono essere equiparati ai “lavoratori temporaneamente a tempo parziale” a causa di una sentenza della Corte di giustizia europea.

Secondo quanto riportato dall’Agenzia Federale del Lavoro, a partire da quest’anno le ferie dovranno essere usate come mezzo per evitare il ricorso alla cassa integrazione.

Se esiste già una pianificazione delle ferie per il 2021 (per esempio: un elenco delle festività o un piano di vacanze aziendali, ecc.), allora le ferie andranno prese secondo le date già stabilite.

Se il piano ferie viene modificato solo in virtù della cassa integrazione, vuol dire che non c’è una inevitabile interruzione del ciclo produttivo dell’azienda.

Se la ditta non ha un piano di ferie aziendali, per evitare la cassa integrazione bisognerà che il diritto alle ferie annuali del 2021 di tutti i lavoratori vada esercitato non oltre la fine dell’anno. Se queste ferie non vengono prese, vuol dire che non c’è una inevitabile interruzione del ciclo produttivo dell’azienda.

All’inizio dell’anno (e quindi di un nuovo anno di riferimento delle ferie) i datori di lavoro non devono presentare subito all’agenzia federale del lavoro il piano ferie, bensì è possibile programmare le vacanze come è consuetudine all’interno dell’azienda. Un piano ferie provvisorio, una lista di vacanze o un accordo aziendale sulle ferie sarà all’inizio sufficiente. Il titolare di un’azienda invierà il piano ferie non appena chiederà ai suoi collaboratori di organizzarsi con le proprie vacanze.

 

Utilizzare il congedo residuo dell’anno precedente?

Di regola, i dipendenti devono utilizzare le ferie residue dell’anno precedente in via prioritaria prima di ricevere la cassa integrazione e questo discorso è valido per le ferie a partire dal 2021. (L’unica eccezione è se il desiderio del dipendente di utilizzare in altro modo le ferie rimanenti ha la priorità; questi desideri hanno generalmente la precedenza).

L’Agenzia federale del lavoro ha deciso di non utilizzare le ferie residue dall’anno del 2020, al fine di evitare il Kurzarbeit. Questo perché il 2020 è stato un anno duro e particolare con la Pandemia che ha colto di sorpresa tutti e viene quindi concessa ai lavoratori di usare le eventuali ferie residue del 2020 per prendersi cura di se stessi e della propria famiglia.