A causa del coronavirus, molte famiglie sono state colpite da instabilità economiche dovute a riduzione di orari di lavoro o congedi paternali, spesso fino a dover ricorrere ad aiuti statali come disoccupazione o disoccupazione parziale (Kurzarbeitergeld).
Per tutelare questa situazione è stato emanato un regolamento speciale – prolungato fino al 31 dicembre del 2021 – riguardante l‘Elterngeld (congedo parentale) e può essere sintetizzato come segue:

  • gli aiuti come Kurzarbeitergeld e Arbeitslosengeld I (disoccupazione) non vengono conteggiati come entrate;
  • se si ha una professione considerata essenziale per il sistema (systemrelevanter Beruf) e sussiste la necessità di ritornare a lavorare durante il periodo congedo parentale, quest’ultimo può essere rinviato, nella modalità già pianificata, ad un momento successivo che non vada oltre il 30 giugno 2021;
  • Il periodo richiesto nella domanda di indennità parentale può essere modificato a posteriori fino a tre mensilità trascorse, se si ha un lavoro essenziale per il sistema, anche nel caso in cui le somme mensili sono state già versate. L‘importo verrà calcolato successivamente con le altre mensilità o, se necessario, dovrà essere restituito;
  • Se nei mesi che corrispondono al conteggio dell’Elterngeld si ha subito un calo delle entrate, si può scegliere di conteggiare i mesi precedenti ad essi;
  • Di solito si possono escludere dal conteggio anche i mesi, nei quali si ha già ricevuto il congedo per un figlio precedente, se quest’ultimo ha una differenza di età minore a 14 mesi. Lo stesso, però, è ora applicabile se il congedo parentale è stato dovuto essere rinviato per necessità legata a professioni essenziali al sistema e il periodo va oltre i citati 14 mesi;
  • Se si è deciso di usufruire del Partnerschaftbonus – che permette di lavorare part-time e nello stesso tempo godere di un’indennità per congedo parentale parziale – ma, a causa del coronavirus, non possono essere rispettate le ore di lavoro previste dal regolamento (da 25 fino a 30 ore settimanali) non sarà un problema. Le nuove misure prevedono, infatti, che farà fede la dichiarazione consegnata nel periodo tra l’1 marzo e il 31 dicembre 2021, mentre le ore effettive non verranno considerate. E questo vale anche per i genitori che non hanno una professione essenziale per il sistema.