Il Senato del Land di Berlino rifiuta di dare indennità finanziarie alle medie imprese: mentre più di 150.000 liberi professionisti e piccole imprese hanno beneficiato di aiuti immediati a fondo perduto per un totale di più di 1,3 miliardi di euro, le medie imprese hanno diritto solo a prestiti senza interessi, che di fatto ritardano soltanto il problema senza risolverlo.
È in corso un dibattito a toni accesi per questo motivo tra la Camera di Industria e Commercio (Berliner Industrie- und Handelskammer o IHK ) ed il Senato di Berlino.
La Camera del Commercio, tramite la sua portavoce Beatrice Kramm, ha più volte richiamato l’attenzione sulla mancanza di aiuti per le imprese che hanno fino a 50 dipendenti, sottolineando che queste imprese danno lavoro a più di 150.000 dipendenti sul territorio e sono un importante pilastro per l’economia e la crescita di valore aggiunto nella città.
L’8 Aprile invece il Senato ha deciso di concedere un ulteriore programma di crediti federali garantiti al 100% nuovamente solo per liberi professionisti e piccole imprese fino a 10 dipendenti, mettendo a disposizione tramite la Berliner Investitionsbank (IBB) ulteriori 100 milioni di euro, mentre nulla è stato programmato per le medie imprese, suscitando nuovamente la risposta indignata della IHK, che ha definito la manovra: “uno schiaffo alle medie imprese e ai migliaia di lavoratori da loro economicamente dipendenti, che hanno di fatto sostenuto l’economia della città negli ultimi anni, dalla Scena Club alle offerte gastronomiche e turistiche al piccolo commercio all’industria” e sottolineando come gli altri Länder si siano comportati diversamente, incluso il Brandeburgo, con l’ironia del fatto che, se l’impresa fosse stata decentrata di pochi chilometri, avrebbe potuto ottenere fino a 60.000 euro di aiuti a fondo perduto.
Il governo federale ha risposto che si prenderanno carico di tutto il rischio dei mancati pagamenti dei crediti in futuro, ma questo non ha placato i timori delle imprese.
In particolare le istituzioni culturali come teatri, sale concerto, cinema e musei, che sono stati i primi a dover chiudere a causa della crisi, temono di non potersi riprendere: sicuramente i crediti possono risolvere un problema di liquidità immediato ma non la risoluzione dell’indebitamento futuro.
I numeri: a Berlino ci sono più di 167.000 imprese appartenenti al gruppo beneficiato, ovvero quello dei liberi professionisti/piccole imprese fino a 10 dipendenti; circa 14.000 aziende danno lavoro ad un numero di dipendenti tra 11 e 49; circa 3000 imprese hanno tra 50 e 249 dipendenti; 671 aziende hanno più di 250 dipendenti.
Fonte: www.handelsblatt.de