In caso di quarantena di lavoratori dipendenti il datore di lavoro continua ad effettuare il pagamento dello stipendio che a sua volta verrà rimborsato dallo stato… ma che succede se si è lavoratore autonomo e non si può lavorare da casa?
La Legge sulla Prevenzione e Controllo delle Malattie Infettive prevede un rimborso per mancato guadagno, che viene calcolato sulla base della dichiarazione dei redditi del precedente anno calendariale. Si tratta del paragrafo §56 dell’Infektiongesetz, in cui è esplicitamente espressa la necessità di un “indennizzo commisurato alla perdita economica subita” per tutti coloro che siano costretti a causa di un isolamento sanitario forzato e conseguentemente non possano lavorare. L’indennizzo viene pagato per le prime sei settimane, e, dall’inizio della settima settimana verrà coperto dall’assicurazione sanitaria, ma, attenzione!, solo se si è stipulata l’opzione del “Krankengeld”.
Il calcolo è basato sul netto del guadagno, ovvero la cifra ottenuta dopo aver scorporato le tasse ed i contributi pensionistici e sociali.
È chiaramente menzionato che il rimborso viene erogato solo ai lavoratori dipendenti ma anche ai lavoratori autonomi (Selbständige). Nel caso dei lavoratori autonomi si basa su un calcolo di media per guadagno mensile applicato al guadagno annuale dell’anno precedente (ovvero un dodicesimo del guadagno annuale complessivo).
Se si ha una piccola impresa o un ufficio è inoltre specificato che, oltre all’indennizzo, si riceverà anche un rimborso delle spese gestionali che non si siano potute coprire a causa della chiusura forzata.
Attenzione! È importante però sapere che questa legge non si applica a chi può lavorare da casa e che deve trattarsi di una quarantena ufficiale e quindi documentata: se quindi avete il timore fondato di essere stati infettati, non basta semplicemente rimanere volontariamente a casa per ottenere un rimborso, ma bisogna rivolgersi direttamente ad un medico o, ancora meglio, direttamente al Gesundsheitsamt e far certificare lo stato di isolamento necessario.
Fonte: https://www.vgsd.de/ 14.03.2020