L’articolo 1 della costituzione tedesca è anche il primo articolo dei diritti fondamentali dell’uomo e su l’inalienabilità della sua dignità come tale.
La carta venne emanata il 23 maggio del 1949 entrando in vigore solo per la Germania occidentale e venne considerata come provvisoria, in attesa della riunificazione del paese. Per questo motivo non venne chiamata “Costituzione” (Verfassung) ma venne scelto il nome di Legge fondamentale della Repubblica Federale di Germania, nome che porta tutt’ora. Modificata più volte nel corso degli anni, dopo la caduta del muro e la riunificazione della Germania si scelse di applicare la costituzione dell’ovest a tutto il paese.
L’articolo 1 della costituzione della Repubblica federale tedesca dichiara che “La dignità dell’uomo è intangibile. È dovere di ogni potere statale rispettarla e proteggerla” e che “Il popolo tedesco riconosce quindi gli inviolabili e inalienabili diritti dell’uomo come fondamento di qualsiasi comunità umana, della pace e della giustizia nel mondo.” Questi diritti inoltre “vincolano la legislazione, il potere esecutivo e la giurisdizione come diritti immediatamente applicabili.” è dovere dello Stato, del Governo e di tutti i suoi sottoposti, impegnarsi a garantire questi diritti stabiliti nella Dichiarazione universale dei diritti umani promulgata dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite del 1948.
Questo articolo sancisce l’inalienabilità della dignità dell’uomo e dei diritti fondamentali che garantiscono la sua sicurezza, la sua salute e la sua libertà e che è dovere della democrazia impegnarsi a garantire questi diritti e il suo ordinamento democratico. Questo articolo riconosce e afferma che la dignità dell’uomo non può essere violata in nessun caso e che tutti gli esseri umani sono uguali tra loro e di fronte allo Stato.
Tutti gli uomini hanno lo stesso valore così come la stessa dignità, siano essi donne o uomini, a discapito di quale che sia la loro confessione religiosa, il loro paese di origine, la loro età, il loro orientamento sessuale o il loro credo politico. Così come hanno la stessa dignità lo stesso diritto alla libertà e alla salute tutti i bambini senza genitori, le persone malate o disabili e chi ha trovato rifugio in Germania perché fuggito da un paese o una situazione in cui questi diritti non erano garantiti o venivano messi a repentaglio, dove la libertà viene menomata e la vita è messa a rischio.
Tutti questi diritti sono garantiti dallo Stato e dal Governo democratico tedesco che fa della libertà e della sua garanzia per gli uomini il suo principio fondante e il suo impegno primario. La dignità dell’essere umano e il suo rispetto, sono i concetti al centro del sistema legislativo tedesco. Nessuna legge può infatti violare questi diritti fondamentali, come nessuna legge può mettere a rischio quanto garantito nella Costituzione. Questo è anche l’impegno espresso dalla Corte costituzionale federale, che è il più alto tribunale della Germania. Ogni cittadino può sporgere denuncia presso la Corte costituzionale per chiedere la tutela di questi suoi diritti, se vengono messi a repentaglio dallo Stato.
La Corte costituzionale federale ha stabilito che anche chi è stato condannato a degli anni di carcere, ha diritto ad avere la speranza di poter un giorno lasciare il carcere e di potersi reinserire nella società per godere della libertà che lo stato garantisce. È stato stabilito dalla Corte nel 1975 che una volta scontati quindici anni della propria pena, il caso viene esaminato nuovamente da un tribunale per poter stabilire se la pena scontata dall’imputato sia stata sufficiente e possa quindi dire di aver pagato il proprio debito con la società.
A questo link è possibile consultare il testo completo della Legge fondamentale della Repubblica Federale di Germania sul sito del Ministero federale della giustizia tedesco.